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MESTIERI E PROFESSIONI NELL’ANTICA GRECIA

Introduzione

“Ecco, ti dirò quali sono i lavori che Zeus ha assegnato agli uomini,
quando divise le loro funzioni e diede a ciascuno il suo destino.
Agli uni ha dato la vita da pastori,
e ha assegnato loro i monti e i pascoli aridi,
e a curare il bestiame, che è la loro eredità.”

Esiodo, Opere e giorni, 220-225

Mestieri nell'Antica Grecia
Mestieri nell’Antica Grecia

Nell’Antica Grecia, le professioni e i mestieri rivestivano un ruolo fondamentale per la vita della polis. Nonostante alcune di queste attività fossero considerate con una certa indifferenza da parte degli intellettuali o degli aristocratici, erano fondamentali per il sostentamento della comunità. L’Agorà, situata a nord-ovest dell’Acropoli, era il cuore pulsante dove si svolgevano diverse attività commerciali e politiche; il termine indicava sia il luogo del mercato che il luogo in cui si svolgevano le sedute dell’Assemblea (prima del suo trasferimento a Pnyx una collina di Atene, situata a ovest dell’acropoli). In questo articolo, esploreremo alcune delle principali professioni artigianali e commerciali praticate in quella società antica.

L’antica Grecia era una società altamente stratificata, con un’ampia gamma di professioni e mestieri. Le professioni più importanti erano quelle di agricoltore, pastore, guerriero e artigiano.

Agricoltori

Satiri che producono il vino, bassorilievo dionisiaco da altare di data sconosciuta, Museo Archeologico Nazionale di Atene.
Satiri che producono il vino, bassorilievo dionisiaco da altare di data sconosciuta, Museo Archeologico Nazionale di Atene.

Gli agricoltori erano la classe più numerosa dell’antica Grecia. Coltivavano cereali, frutta, verdura e vino. Erano anche responsabili dell’allevamento di bestiame, come pecore, capre, maiali e bovini.

L’agricoltura era la base dell’economia greca. I terreni agricoli erano di proprietà privata, ma potevano anche essere affittati. Gli agricoltori erano in genere liberi, ma alcuni erano schiavi.

Pastori

Illustrazione raffigurante un pastore dell'Antica Grecia
Illustrazione raffigurante un pastore dell’Antica Grecia

I pastori erano responsabili della cura del bestiame. Allevavano pecore, capre, maiali e bovini. Il loro latte, carne e pelle erano importanti fonti di cibo e materiali per gli antichi greci.

I pastori erano in genere liberi, ma alcuni erano schiavi. Spesso vivevano in zone remote, lontano dalle città.

Guerrieri

Guerrieri greci
Guerrieri greci

I guerrieri erano responsabili della difesa della polis. Combattevano in guerra e proteggevano i cittadini dai nemici. Erano anche responsabili dell’applicazione della legge e dell’ordine.

I guerrieri erano in genere uomini liberi, ma alcuni erano schiavi. Venivano addestrati dall’età di sette anni e dovevano servire nell’esercito per 25 anni.

Artigiani

“E io sono la tessitrice,
e lavoro con il filo e con il telaio,
e mi occupo di tutto ciò che è necessario alla vita umana.”

Sofocle, Antigone, 445-450

Artigiani nell'Antica Grecia
Artigiani nell’Antica Grecia

Gli artigiani erano responsabili della produzione di beni di consumo, come vasellame, mobili, vestiti e armi. Lavoravano in una varietà di materiali, come legno, pietra, metallo e ceramica.

Gli artigiani erano in genere liberi, ma alcuni erano schiavi. Lavoravano in botteghe artigiane, che erano spesso situate nei centri urbani.

I Fabbri

“Ma altri lavorano con il ferro, che è il più forte degli elementi,
e fabbricano scudi e elmi e lunghe lance,
e aratri e carri e tutto ciò che è utile alla vita umana.”

Omero, Iliade, Libro VI, 490-499

Una fucina nell'Antica Grecia
Una fucina nell’Antica Grecia

I fabbri nell’antica Grecia erano artigiani che lavoravano il ferro e altri metalli. Erano responsabili della produzione di una varietà di oggetti, tra cui armi, armature, utensili, gioielli e oggetti di uso quotidiano. I fabbri usavano una varietà di tecniche per lavorare i metalli, tra cui la fusione, la forgiatura, la trafilatura e la cesellatura. Lavoravano in botteghe artigiane, che erano spesso situate nei centri urbani. I fabbri erano membri importanti della società greca e il loro lavoro era essenziale per la vita quotidiana

Altri mestieri

Oltre a queste professioni principali, nell’antica Grecia esisteva una serie di altri mestieri, come:

  • Mercanti
  • Medici
  • Ingegneri
  • Artisti
  • Scrittori

I mercanti commerciavano beni e servizi tra le città greche e con altre parti del mondo.

I medici curavano i malati. Usavano una varietà di metodi, tra cui erbe, dieta e chirurgia.

Gli ingegneri progettavano e costruivano edifici, strade e ponti. Erano anche responsabili della costruzione e manutenzione di armi e armature.

Gli artisti creavano opere d’arte, come dipinti, sculture e ceramiche. Erano anche responsabili della composizione di musica e poesia.

Gli scrittori scrivevano libri, poesie e opere teatrali. Erano anche responsabili della registrazione della storia e della cultura greche.

 Le Arti e Mestieri nell’Agorà

Ricostruzione di un'Agorà greca
Ricostruzione di un’Agorà greca

Il grande oratore Lisia, nel suo discorso “Per l’invalido”, parlare in difesa di un modesto artigiano accusato di voler approfittare della carità pubblica e in un brano della sua orazione, fornisce forse la prima descrizione di quello che oggi potremmo definire “fare shopping”:

“Avete l’abitudine di fare una passeggiata, uno dal profumiere, uno dal barbiere, uno dal calzolaio, ognuno infine dove gli pare e piace.”

Professioni Artigianali

Tra le professioni artigianali più diffuse, troviamo quelle dei profumieri, dei barbieri, e dei cordonieri. Essi lavoravano all’interno dei muropolia, il quartiere dei profumieri e il quartiere del Ceramico o quartiere dei ceramistii. C’erano quartieri specializzati per ogni categoria di mestiere. Un celebre esempio di artigiano fu Eufronio, un rinomato ceramista e pittore del VI secolo a.C., famoso per firmare le sue creazioni con orgoglio: “Eufronio lo ha dipinto, Eufronio lo ha creato, Eufronio il pittore/il ceramista”.

Commercio e Banca

“Ecco, come per gli altri mestieri, così anche per la politica, ci sono due parti:
una parte è quella che si occupa della cosa in sé, e l’altra è quella che si occupa della sua produzione e vendita.
La parte che si occupa della cosa in sé è più importante della parte che si occupa della sua produzione e vendita.”

Platone, Repubblica, Libro II, 370a-370b

L’Agorà ospitava anche una nuova categoria di imprenditori, i trapézites, ovvero banchieri e commercianti. Questi avviavano le loro attività al fianco dei venditori di pesce, dei panettieri e dei tintori. Installavano le loro tavole (trapezai, oggi sarebbero gli stand o gli sportelli) dietro le quali facevano il loro piccolo commercio e si dedicavano alle transazioni bancarie. La crescita economica del porto del Pireo portò all’emergere di importanti case di commercio. Oltre che semplici privati cittadini, che utilizzavano i loro fondi come capitale, c’erano anche società private che facevano affari sul credito. Curiosamente, anche i templi partecipavano alle attività bancarie, facendo fruttificare il denaro ricevuto in deposito attraverso prestiti a cittadini e città. Si diceva che il santuario di Olimpia fosse la banca del Peloponneso e quello di Atena Parthenos la banca di Atene! Un’idea insolita di banca!

Lavoratori e Artigiani Specializzati

Industria e Commercio

Nonostante l’agricoltura dominasse a lungo sull’industria, nel corso del tempo emersero delle vere e proprie imprese industriali. Ad esempio, l’armeria del padre dell’oratore Lisia fabbricava scudi impiegando una forza lavoro di ben centoventi schiavi. I salari erano bassi e le ferie pagate non esistevano ancora, ma le numerose festività permettevano delle pause durante l’anno. Il commercio, poi, conobbe una rapida crescita nel V secolo a.C., soprattutto al Pireo, il porto di Atene, dove si insediarono importanti case di commercio.

Il Pireo era un importante centro commerciale e militare nell’antica Grecia. Era il porto principale di Atene e ospitava una grande varietà di persone, tra cui marinai, impiegati dei moli, pescatori, trierarchi, soldati, viaggiatori d’oltremare e mercanti. L’attività era intensa e il porto era sempre pieno di gente.

Aristofane, il grande commediografo greco del V secolo a.C., ci dà una buona descrizione delle attività del porto di Pireo alla vigilia di una spedizione militare. Nella sua commedia “Gli Acarnesi”, descrive il porto come un luogo caotico e vivace, pieno di gente che si prepara per la guerra. Ci sono marinai che caricano le navi con armi e provviste, soldati che si esercitano e mercanti che vendono cibo e beni di consumo. C’è anche una grande varietà di persone provenienti da tutto il mondo, che si riuniva al Pireo per prendere parte alla spedizione.

Se pirateggiando uno Spartano avesse a quei di Sèrifo rubato un cuccio, chi di voi sarebbe rimasto in casa? Eh via, ci corre! Sùbito, trecento navi trascinate avreste in mare, e la città sarebbe stata piena di rumorìo d’armi, di strilli, di trierarchi, di paghe saldate, di Palladi indorati, di frastuono nei portici, di sacchi di frumento distribuito, di corregge, d’agli, di compratori d’otri, di cipolle nelle reti, d’ulive, di corone, d’acciughe, flautiste ed occhi pesti. E poi, nel porto, apparecchiar di remi, picchiar di chiodi, trapanìo di buchi, comandi a suon di flauto, e strida e zufoli!

Un mercato in una piazza dell'Antica Grecia
Un mercato in una piazza dell’Antica Grecia

Professioni Privilegiate e Funzionari

Libere professioni 

Le professioni liberali, riservate a un’élite, richiedevano un buon livello di cultura. Tra queste, figuravano i medici, i pedagoghi e i logografi (coloro che scrivevano discorsi per conto di altri). Tali professioni permettevano una vita agiata.

Funzionari

I funzionari, che occupavano incarichi pubblici all’interno della città, venivano sottoposti a un test di moralità, chiamato dokimasie, per garantire l’onestà e l’affidabilità. Tra questi, vi erano gli archonti, i strategi, i funzionari delle finanze e della giustizia, e altri ancora.

Tra di loro vi erano:

  • gli arconti;
  • i strategi;
  • i funzionari finanziari;
  • i funzionari della giustizia, ecc.
Filosofi e Insegnanti: Plasmare il Pensiero Intellettuale

L’antica Grecia vantava un’illustre tradizione di pensiero filosofico, con filosofi come Socrate, Platone e Aristotele tra i personaggi più importanti. Questi intellettuali svolgevano un ruolo essenziale nel plasmare il panorama filosofico e intellettuale dell’epoca, incoraggiando il pensiero critico e l’introspezione.

Gli educatori, spesso associati ai sofisti, offrivano i loro servizi per insegnare retorica, eloquenza pubblica e vari altri argomenti, trasmettendo conoscenze a politici in erba, statisti e altri membri dell’élite.

Arti Curative: Medici e Erboristi

“E io sono un medico,
e mi occupo della cura dei malati,
e cerco di alleviare le loro sofferenze.”

Euripide, Alcesti, 1030-1035

L’assistenza sanitaria nell’antica Grecia ruotava attorno alla pratica della medicina e dell’erboristeria. I medici, come Ippocrate, sono ancora venerati per il loro contributo alla scienza medica. Si affidavano all’osservazione, al pensiero razionale e ai rimedi naturali per curare le malattie. Gli erboristi, d’altra parte, utilizzavano varie piante e erbe per creare medicine e pozioni.

Attività Meno Ortodosse

Oltre alle professioni tradizionali, esistevano anche attività meno ortodosse e, talvolta, illecite. Alcuni individui si dedicavano al gioco d’azzardo e alle truffe. Il noto gioco d’azzardo Timarco passava le sue giornate nei luoghi di scommesse e di gioco d’azzardo. Eschine dice di lui:

 “Non si è mai pentito, e non ha adottato occupazioni migliori. Passava le sue giornate nei luoghi di gioco, dove si erge il palco per combattere i galli e dove si gioca ai dadi.”

Gli estortori e i maestri del ricatto, come Aristogitone, facevano della frode e della minaccia il loro stile di vita. È ancora Eschine a riferircelo:

“Lui, non fa nulla, e non si potrebbe indicare un’occupazione onesta o nobile a cui dedicherebbe la sua vita. Non si dedica né a un mestiere artigianale, né all’agricoltura, né a qualsiasi altro lavoro. […] Attraversa l’agorà come un serpente o uno scorpione, con il pungiglione sollevato, balzando qua e là, cercando qualcuno a quale poter arrecare danno, qualcuno da calunniare o a cui rifilare un tiro mancino, qualcuno da spaventare per ottenerne del denaro. […] Implacabile, asociale, spietato, non conosce alcuno dei sentimenti umani.”

Conclusione

L’Antica Grecia era una società vivace, animata da una vasta gamma di professioni e mestieri. Dagli artigiani e commercianti presenti nell’Agorà, ai funzionari e alle professioni libere, ogni individuo contribuiva in modo unico alla vita della polis. L’importanza del commercio e dell’industria nel porto di Pireo aggiungeva ulteriori sfumature alla variegata trama della società greca antica.

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